Anffas Ticino da circa vent’anni si occupa di offrire delle opportunità aggregative, educative e formative alle persone adulte con disabilità che vivono in famiglia o in comunità.
La nostra prima esperienza in questo campo risale al 1993 quando, raccogliendo la sfida innovativa tra i primi in Regione Lombardia, abbiamo avviato il “Progetto Atlantide” un Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Il Progetto Atlantide è un servizio socio-educativo, formativo, territoriale rivolto a persone con disabilità che, per le loro caratteristiche, non necessitano di servizi ad alta protezione; il servizio è finalizzato alla sperimentazione di interventi a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell’ambito del contesto familiare, sociale, professionale.
La specificità del nostro progetto, fin dai primi passi, si è evidenziata nel proporre percorsi individualizzati, flessibili, variabili per durata ed intensità, e nel tentativo di costruire connessioni di reti al fine di superare la logica del “collocamento” della persona con disabilità all’interno di servizi standardizzati e chiusi. Questa tensione ci ha portato a muoverci nella direzione della costruzione di percorsi integrati tra servizi, in modo che la personalizzazione degli interventi si possa tradurre in una presa in carico, diversificata ma coordinata, dei bisogni dei desideri e delle esigenze di cui le persone con disabilità e le loro famiglie sono portatori.
Percorsi: |
Il Servizio di Formazione all’Autonomia è caratterizzato dall’offerta di percorsi socio-educativi e socio-formativi individualizzati; lo SFA realizza interventi ben determinati temporalmente in coprogettazione con le persone con disabilità, le loro famiglie e i servizi invianti.
La finalità del servizio è quella di favorire l’inclusione sociale della persona con disabilità, potenziando o sviluppando le sue autonomie personali e agendo sui contesti di vita, attraverso l’organizzazione di progetti e percorsi educativi individualizzati. I progetti educativi individualizzati hanno l’obiettivo di elaborare risposte calibrate sui bisogni di ogni persona per consentire ad ognuno la massima espressione di sé e il maggior grado di autonomia possibile, offrendo la possibilità di agire ruoli individuali e sociali da sperimentare in situazioni di progressiva indipendenza attraverso la partecipazione consapevole.
Il servizio contribuisce inoltre all’acquisizione di prerequisiti di autonomia utili all’inserimento professionale il cui iter si sviluppa in raccordo con i servizi deputati all’inserimento lavorativo.
Possono accedere al servizio:
• persone con disabilità di età compresa tra i 16 anni e i 35 anni
• persone con esiti da trauma o da patologie invalidanti che, dimessi dal sistema sanitario o socio sanitario necessitino, per una loro inclusione sociale, di un percorso di acquisizione di ulteriori abilità sociali.
• Possono frequentare, senza limiti di età, persone con disabilità inserite nel mondo del lavoro che necessitano di un monitoraggio in grado di consentire positivamente l’esperienza lavorativa.
• Persone segnalate dall’ente inviante e bisognose di interventi temporanei per affrontare nuove situazioni di vita o situazioni di crisi.
• Non possono accedere allo SFA persone con prevalenza di patologie psichiatriche o in situazione di dipendenza da sostanze.
Obiettivo del servizio è garantire progetti individualizzati che consentano alla persona di:
Sia l’ingresso nel servizio che le successive fasi di osservazione e permanenza sono caratterizzati dalla stretta collaborazione con Ente Inviante, Servizi Territoriali e Istituzioni Scolastiche, famiglia e persona con disabilità, con il fine di garantire la continuità dell’intervento e l’attuazione di risposte coerenti con il percorso pregresso della persona con disabilità, con le sue caratteristiche personali e con le ipotesi circa gli sviluppi del proprio progetto di vita.
L’avvio del processo di presa in carico prevede che la richiesta di ammissione al servizio venga presentata dall’Ente che ha titolarità della presa in carico della persona con disabilità (servizio sociale del comune di provenienza).
Il servizio SFA valuta le richieste, e procede con l’iter d’inserimento, tenendo conto della lista d’attesa e delle priorità dettate dalle peculiarità dei bisogni individuali e sociali della persona per cui viene richiesto l’inserimento e della sua famiglia.
Con l’avio del percorso viene aperto il fascicolo che deve contenere i dati e i documenti della persona, il verbale di invalidità, l’eventuale verbale di assegnazione di AdS (amministratore di sostegno) e la documentazione socio-sanitaria in possesso dell’utente.
Le prime settimane di inserimento sono dedicate alla raccolta di dati attraverso interviste alla famiglia e alla persona con disabilità, tale procedura consente di conoscere il contesto dell’utente, gli stili educativi famigliari e di individuare i bisogni e i desideri specifici nonché le risorse informali già presenti e fruibili sul territorio di provenienza. In questa fase di pongono le basi per garantire la partecipazione attiva della persona e, se del caso, della sua famiglia, al percorso socio educativo stabilito nel progetto individualizzato.
I primi tre mesi di inserimento sono dedicati all’osservazione e valutazione della sostenibilità del progetto: solo in seguito a valutazione positiva il servizio procede con l’inserimento effettivo.
La permanenza della persona con disabilità nel servizio è monitorata costantemente dall’équipe educativa attraverso appropriati strumenti di osservazione e rilevazione, i cui dati vengono condivisi periodicamente con la famiglia, la persona stessa, l’Ente Inviante, e gli eventuali Servizi Territoriali coinvolti a vario titolo nel progetto di vita. Annualmente è prevista un momento di verifica e di eventuale riprogettazione.
Al termine dei periodi di frequenza degli specifici moduli, previsti dalla normativa regionale, e sulla base delle verifiche effettuate, il servizio analizza e discute, con tutti gli attori coinvolti, le ipotesi sulla prosecuzione dell’intervento con l’intento di ricercare la soluzione più idonea al progetto di vita: prosecuzione dell’intervento in altro modulo, inserimento lavorativo e prosecuzione dell’intervento con il modulo di monitoraggio, passaggio al servizio del CSE gestito dall’associazione, dimissione verso altra soluzione.
Il servizio è articolato in tre moduli, a cui le persone accedono a secondo della loro situazione:
MODULO FORMATIVO.
Ha la durata massima di tre anni, all’interno del quale vengono realizzati gli interventi e le attività necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto individualizzato.
MODULO DI CONSOLIDAMENTO. Ha la durata massima di 2 anni è previsto e riservato a coloro che non abbiano raggiunto pienamente, durante il percorso del modulo formativo, gli obiettivi previsti dal progetto individualizzato. Il modulo di consolidamento deve mirare ad una graduale riduzione dell’intervento dello SFA fino alla dimissione che può avvenire per una raggiunta integrazione personale, sociale e/ o lavorativa (con l’eventuale attivazione del Servizio di Inserimento lavorativo) oppure per necessità di interventi che richiedono una maggiore protezione sociale o socio sanitaria.
MODULO DI MONITORAGGIO.
Facoltativo e riservato a persone che hanno concluso il percorso di consolidamento o che, pur non avendo frequentato alcun modulo, necessitano di interventi di sostegno da parte dello SFA, per affrontare nuove situazioni di vita, situazioni di crisi o un supporto per garantire la positività ed il mantenimento dell’esperienza lavorativa.
Per tutti gli utenti inseriti nei diversi moduli, compreso quello di monitoraggio vi è la stesura del Progetto Educativo individualizzato (PEI)
Per ogni modulo ed in relazione ai singoli PEI, sono previste delle macro aree coerenti con il progetto di vita al cui interno vengono definite le aree di intervento del PEI e organizzate le attività consone al raggiungimento degli obiettivi.
MACRO-AREA SALUTE E SICUREZZA
Gli obiettivi in quest’area hanno a che fare con il concetto di salute ovvero sono orientati al benessere biopsicosociale. Le azioni previste in questa area, per il raggiungimento degli obiettivi, saranno orientate al raggiungimento/mantenimento di una salute ottimale sia fisica sia mentale e a disporre le basi e i prerequisiti per la gestione delle emozioni e lo sviluppo e/o consolidamento della qualità delle relazioni sociali. Gli obiettivi mirano anche al raggiungimento di una maggiore consapevolezza del proprio stile di vita in rapporto alla salute e alla possibilità di prendersi cura di sé incidendo su questi aspetti.
Attività ed esperienze di partecipazione proposte:
MACRO-AREA SVILUPPO PERSONALE, IDENTITÀ E FUTURO
Gli obiettivi in questa area hanno a che fare con l’autodeterminazione, il riconoscimento del valore della persona e il diritto alla crescita e all’adultità.
Attività ed esperienze di partecipazione proposte:
MACRO-AREA PARTECIPAZIONE SOCIALE, CITTADINANZA
Gli obiettivi in questa area sono orientati a far sperimentare la dimensione della partecipazione e dell’appartenere a un gruppo di persone, a una società, godere pienamente di tutti i diritti e le opportunità ma altresì ai doveri che questa appartenenza comporta.
Attività ed esperienze di partecipazione proposte: