ANFFAS NAZIONALE ETS-APS
Associazione Nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo
Anffas nazionale - link al sito
LA STORIA RECENTE
Nel novembre 2000 l'Associazione, da sempre struttura unitaria, ha deciso una modifica statutaria che la porta a trasformarsi in autonome Associazioni locali, costituenti la nuova base associativa di Anffas Nazionale. Questa trasformazione si svolge in armonia con il nuovo sistema integrato di interventi e servizi sociali, delineato dalla recente legislazione in materia e rispondente in modo adeguato al nuovo modello di decentramento dello Stato.
I NUMERI
Anffas conta oggi più di 14.000 soci suddivisi in circa 180 Associazioni locali sparse su tutto il territorio nazionale; sostiene oltre 10.000 famiglie e assiste 8.000 persone disabili, opera con 3.000 dipendenti e 700 consulenti e si avvale della collaborazione di giovani che svolgono il servizio civile. Nella gestione quotidiana dei suoi centri sono impegnati ogni giorno almeno 2.000 soci volontari. Le Associazioni locali si avvalgono di volontari esterni per le attività del tempo libero, sportive, di assistenza e di accompagnamento. Anffas gestisce in proprio e collabora con più di 60 Enti gestori (Cooperative, Fondazioni). Finanzia la propria attività attraverso convenzioni con il Servizio Sanitario Nazionale e grazie ai contributi di soggetti privati.
I SERVIZI ALLE PERSONE CON DISABILITA'
I Centri gestiti dalle Associazioni e dagli Enti gestori rappresentano la prima risposta alla omanda delle famiglie dei disabili intellettivi e relazionali.
Essi sono strutturati secondo le esigenze e le peculiarità del territorio.
Le strutture residenziali ospitano disabili orfani o comunque con situazioni familiari che non consentono
la convivenza con i parenti; per questi soggetti esse rappresentano sia la casa sia la famiglia.
I centri diurni svolgono attività socio-educative, socio-riabilitative, socio-occupazionali: laboratori per attività manuali, d'arte, musicali, drammatizzazione, musicoterapia, ippoterapia, giardinaggio.
All'interno dei centri i disabili sono seguiti da personale specializzato quali neuropsichiatri, psicologi, educatori, psicomotricisti, terapisti della riabilitazione.
La maggioranza dei centri diurni garantisce anche il servizio di trasporto domiciliare.
Non mancano Associazioni locali che hanno organizzato gruppi sportivi che partecipano a competizioni a livello regionale e nazionale: atletica, nuoto, ginnastica e judo, sono fra le discipline più congeniali.
Il tempo libero rappresenta un momento fondamentale per l’integrazione nella comunità di appartenenza; importanti sono i soggiorni in montagna e al mare.
Per rispondere concretamente ai problemi dei disabili, Anffas ha promosso, nel 1984, la costituzione della Fondazione Nazionale "Dopo di Noi". Scopo della Fondazione è la promozione dei servizi residenziali in favore delle persone disabili mentali, orfane o prive di famiglia.
Anffas ha costituito il Tribunale dei Diritti dei Disabili, cui collaborano magistrati provenienti da tutta Italia. Le sentenze del Tribunale rappresentano un parere giuridico di riferimento per chi giornalmente affronta le tematiche della disabilità.
Anffas è stata fondata a Roma il 28 marzo 1958 come "Associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti subnormali" ed è stata riconosciuta Ente con personalità giuridica con DPR n.1542 del 1964. Nel 1997 è divenuta "Associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi e relazionali" e riconosciuta Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale) nel febbraio 2000. La storia di Anffas affonda le radici nel dopoguerra, durante la ricostruzione, in un'Italia appena risollevatasi dal conflitto mondiale: nel Paese le esigenze delle categorie più deboli non trovavano spazio senza la mobilitazione dei diretti interessati. La situazione più drammatica era forse quella delle famiglie dei disabili mentali, circondate da un clima di ghettizzazione e compatimento; fruivano di frammentarie iniziative di carità e beneficenza, ma erano lasciate sostanzialmente sole, in un vuoto di supporti e opportunità.
Migliaia di disabili vivevano in istituto mentre i bambini venivano emarginati dalle scuole, riservate ai cosiddetti "normali". In questo clima, nel marzo 1958 nasce a Roma Anffas, la prima associazione italiana per l'handicap mentale, fondata da una decina di persone radunate attorno a Maria Luisa Menegotto, madre di un bimbo disabile. Dopo quasi mezzo secolo, Anffas rappresenta oggi una delle maggiori associazioni a tutela dei disabili ed è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale.
GLI ALTRI SERVIZI E I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
Anffas è presente:
• nelle commissioni mediche delle Aziende Sanitarie Locali;
• nella Consulta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Dipartimento Politiche Sociali e Previdenziali);
• nell'Osservatorio permanente per l’Integrazione Scolastica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Dipartimento per le Risorse nel Territorio e per lo Sviluppo dell’Istruzione);
• nei Glip (gruppo di lavoro inter-istituzionale provinciale per l’integrazione scolastica);
Anffas aderisce a:
• F.I.S.H. (Federazione Italiana Superamento Handicap);
• Summit della solidarietà.LE PUBBLICAZIONI
L'organo ufficiale di Anffas è "La Rosa Blu", trimestrale di 40 pagine edito in 20.000 copie e distribuito, oltre che ai Soci, a 8.000 soggetti pubblici e privati che operano nel settore socio-sanitario.
Dal 2000 il notiziario contiene un inserto di carattere tecnico-scientifico che informa sulla ricerca relativa alla disabilità.Molte Associazioni locali offrono, alle famiglie dei disabili intellettivi e relazionali, servizi di documentazione, informazione e segretariato sociale.
IL COMITATO SCIENTIFICO
Anffas è impegnata a prevenire e diagnosticare precocemente i deficit mentali; a tal fine ha costituito un Comitato Scientifico per promuovere e collaborare alla ricerca nel campo genetico.
ANFFAS LOMBADIA ETS
Associazione Regionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo
Anffas Lombardia - link al sito
ANFFAS LOMBARDIA è costituita da 30 associazioni locali socie.
Le 30 Associazioni ANFFAS della Lombardia aggregano, a loro volta, oltre 3000 soci. Le attività delle Associazioni socie sono orientate alla tutela e alla promozione dei diritti delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, delle loro famiglie e di chi le rappresenta legalmente (tutori/amministratori di sostegno), oltre che alla promozione o la gestione diretta e indiretta di servizi sanitari, sociosanitari e socio-assistenziali, in forma domiciliare, ambulatoriale, diurna e residenziale.
(30 associazioni per la tutela e i diritti delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale)
L’attività dell’Associazione Regionale è invece unicamente orientata allo sviluppo di due filoni di attività:
TUTELA E PROMOZIONE
dei diritti umani delle persone con disabilità
Azioni sul piano culturale, informativo, formativo e politico per il recepimento da parte delle istituzioni del territorio dei contenuti della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Azioni per contribuire al miglioramento dell’efficacia delle politiche regionali, anche attraverso la partecipazione attiva ai tavoli di confronto regionali, agendo per incrementare la dimensione partecipativa e negoziata.
Azioni per contribuire al rafforzamento dei processi inclusivi nei percorsi dell’istruzione e del lavoro, elementi decisivi per lo sviluppo dell’autonomia e dell'indipendenza della persona, agendo in tal senso nei confronti dell’Ufficio Scolastico Regionale e delle norme che regolano il mercato del lavoro e della formazione professionale.
Azioni per ottenere investimenti e programmi, ad ampia diffusione territoriale, destinati alla prima infanzia (diagnosi precoce, riabilitazione, presa in carico globale e continuativa).
RUOLO ASSOCIATIVO
FORNIRE un sostegno alle 30 associazioni socie, mediante un servizio di segretariato amministrativo e sociale che consenta loro di agire nel rispetto delle normative vigenti.
SVOLGERE attività di informazione e di formazione nei confronti delle associazioni socie, rispetto ai temi dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
ORGANIZZARE iniziative culturali per contribuire all’aumento della sensibilizzazione delle realtà Istituzionali e della comunità tutta, nel suo insieme, ai temi dello sviluppo di modelli di convivenza civile, dell’inclusione e dell’accoglienza.